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The Witcher: Il Vecchio Mondo è finalmente arrivato sulle nostre tavole dopo anni di attesa! Un gioco da tavolo competitivo, collaborativo, di deck building, altamente tematico e strutturato. Abbiamo aspettato, pazientemente, arrivando persino ad attraversare una pandemia mondiale nel frattempo, ma ora, possiamo gustarci questo gioco da tavolo tanto voluto e desiderato! Ma ne sarà valsa la pensa? Scopriamolo assieme in questa nuova recensione!
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Sono passati quasi 3 anni, o forse anche di più? Non lo ricordo nemmeno il giorno in cui vidi il primo annuncio, tramite Facebook Ads probabilmente, dell’uscita sulla piattaforma Kickstarter del progetto dedicato alla Strigo.

The Witcher è una saga ormai famosa in tutto il mondo, da prima narrativa con la sua saga di romanzi, passando poi alla STUPENDA trilogia dei videogiochi marchiati CD Project e arrivando infine a tutta una serie di uscite di ogni tipo, fino alla più recente (e discutibile) serie tv su Netflix.

E fu cosi che quando vidi l’annuncio relativo all’uscita di The Witcher: Il Vecchio Mondo ne fui subito affascinato, come ovviamente capitò ad ogni amante della saga che si rispetti.

Ed oggi, dopo anni di attesa, una pandemia mondiale, ritardi nelle spedizioni ed ore spese ad attendere il fantomatico codice di tracciamento per la spedizione, possiamo goderci questo nuovo gioco da tavolo firmato Go On Board.

Ma ne è valsa la pena? Andiamo per gradi.

Un gioco da tavolo veramente "Witcheroso"

Se come noi avete seguito la campagna Kickstarter di The Witcher: Il Vecchio Mondo fin dal principio, saprete benissimo, anche senza possedere una copia del gioco, che i materiali sono eccelsi.

I ragazzi di Go On Board hanno portato su questo progetto una cura maniacale per il dettaglio. Tutto è stato studiato e pensato per offrire un’esperienza di gioco capace di trasmettere al meglio le sensazioni che la trilogia di videogiochi è stata capace di darci.

Sono stati innumerevoli i video diary dove gli sviluppatori mostravano i progressi del gioco, i cambiamenti fatti grazie ai consigli della community, impegnandosi persino nella realizzazione di una scatola capace di contenere in ordine tutto il necessario, espansioni comprese.

E nonostante The Witcher: Il Vecchio Mondo sia un gioco importante nelle sue dimensioni e spazio, i componenti non sono poi cosi tanti (dal punto di vista della diversificazione), ma un numero ne troppo basso ne troppo alto, capace di garantire un ottimo colpo d’occhio sul tavolo, evitando però di dover girare con decine di scatoline porta risorse, ziplock e simili.

Se siete a caccia della versione deluxe, sarete felici di sapere che le miniature, da quelle dei 5 Witcher presenti nel gioco base fino a quelle dei vari mostri, sono dettagliate e davvero ben fatte. Una nota di merito inoltre per Go On Board in quanto ha deciso di variare la dimensione delle miniature stesse a seconda del livello del mostro, facendo cosi percepire ai giocatori l’aumento della difficoltà ogni volta che un mostro viene sostituito con quello di livello superiore, che in questo caso oltre a risultare più forte, diventa anche fisicamente più grande. Una cosa banale ma non scontata.

La mappa è grande e veramente bella. L’aspetto grafico di tutto il gioco è fantastico, e le icone presenti sia sulle carte e che sulla mappa stessa sono chiare e risulteranno di facile comprensione già dopo la prima partita.

Passando ai materiali dedicati personalmente ai giocatori, abbiamo le plance dei Witcher, dual layer di cartone spesso, nelle quali troviamo gli spazi per inserire i cubetti da utilizzare come segnaposto per l’avanzamento degli attributi e del livello generale del vostro personaggio, oltre agli spazi al di sotto di essa dove inserire i trofei.

Troviamo poi alcuni token di cartoncino da utilizzare per la disposizione casuale dei mostri sulla mappa e le monete, ma il vero cuore del gioco sono le sue carte.

Tantissime carte, parliamo di 300+ carte per il solo gioco base, capaci di raddoppiare e oltre inserendo le varie espansioni. The Witcher: Il Vecchio Mondo è un gioco di deck building, ma allo stesso tempo con una piccola componente narrativa data dalla fase di esplorazione, e il tutto viene gestito da questa enorme quantità di carte formato 65×100, più grandi del solito.

Le carte azioni da usare sia in combattimento che come mezzo di spostamento da un luogo all’altro, pozioni, carte dei singoli mostri con indicata la vita e la capacità e le carte generiche dei mostri da usare per stabilire la loro vita e tipologia di attacco in combattimento (ne parleremo a breve), carte esplorazioni e carte evento, con piccole componenti narrative a scelta multipla, dove a seconda della strada intrapresa otterrete ricompense (o malus) differenti.

Insomma, armatevi di bustine e di un paio d’ore per poter imbustare tutto!

Chiudiamo il nostro paragrafo dedicato ai componenti con il regolamento, il quale è scritto “abbastanza bene”. Ci sono alcuni punti che lasciano spazio a domande, ma le FAQ rilasciate e la solida community italiana sapranno sicuramente risolvere ogni dubbio esistente.

Vediamo adesso rapidamente come funziona il gioco, prima di passare alle nostre considerazioni.

Ultimo aggiornamento 2024-05-14

Che la caccia abbia inizio

The Witcher: Il Vecchio Mondo è una gara sostanzialmente a colui che raggiunge per primo il quarto trofeo. Per ottenere i trofei ci sono 3 modi:

  • Sconfiggere un mostro, ottenendone quindi la carta che rappresenta anche il trofeo (come nel videogioco);
  • Sconfiggere in combattimento un altro Witcher (potete ottenere un singolo trofeo da ogni altro Witcher in gioco);
  • Meditare una volta alzato al massimo uno dei vostri 4 attributi (combattimento, difesa, alchimia e specialità) ottenendo cosi il relativo trofeo attributo.


Il primo giocatore a raggiungere il quarto trofeo, ricordandosi che l’ultimo deve essere obbligatoriamente ottenuto tramite combattimento, vince immediatamente la partita.

Una volta compreso il meccanismo che porta alla vittoria, prima di passare alle 3 fasi che compongono il turno di ogni giocatore, vediamo rapidamente cosa sono questi attributi e il sistema di utilizzo delle carte, per poter poi comprendere meglio le fasi di gioco.

In The Witcher: Il Vecchio Mondo il vostro mazzo è molto importante, e la sua “costruzione” durante la partita ancora di più in quanto essa rappresenta la vostra vita durante i combattimenti. Il sistema di combattimento è infatti molto interessante, in quanto lo

Ogni giocatore possiede una plancia dove troviamo 4 attributi che potrete alzare durante la partita, principalmente visitando determinati luoghi sulla mappa e spendendo il vostro denaro.

Ogni Witcher possiede i primi 3 attributi uguali a tutti:

  • combattimento: è il numero di carte che dovrete pescare dal vostro mazzo al termine di ogni turno di scontro durante i combattimenti;
  • difesa: determina il vostro livello di scudo, ovvero i danni che potete assorbire durante i combattimenti prima di iniziare a scartare carte dal mazzo;
  • alchimia: il numero di pozioni che potete usare durante un combattimento (non il limite di pozioni da portare nel vostro zaino, quello è impostato a 4 per tutti i giocatori).


Oltre a questi 3, ogni Witcher possiede poi un attributo denominato speciale, diverso da tutti gli altri, inserendo cosi un po di asimmetria e rendendo unico lo stile di combattimento di ogni scuola.

Il mazzo di carte di ogni Witcher invece ha una duplice funzione. Lo userete durante la fase di movimento, per scartare carte con il simbolo luogo corrispondente a quello dove volete spostarvi, ma allo stesso tempo userete anche le medesime carte per affrontare in combattimento i mostri e gli altri Witcher.

I vostri punti vita, ma anche quelli dei mostri sono determinati dal numero di carte del vostro mazzo. Ogni volta che subite danni, dovete scartare un pari numero di carte dalla cima del vostro mazzo. Il primo tra i due combattimenti a terminare il proprio mazzo perde. Un meccanismo molto bello e appagante, capace di farvi sentire come se foste nel videogioco vero e proprio, e permettendovi di creare durante il susseguirsi della partita, un Witcher con uno stile di combattimento tutto suo, a seconda della tipologia di carte che vorrete inserire nel mazzo.

Da non dimenticare inoltre la presenza delle pozioni, da poter usare all’inizio del vostro turno di scontro con il nemico per ottenere danni aggiuntivi, potenziamenti e tanto altro ancora.

Le 3 fasi di gioco di The Witcher: Il Vecchio Mondo

Nel proprio turno, il giocatore di turno svolgerà le seguenti 3 fasi e sotto fasi:

  1. Movimento: la prima fase è dedicata allo spostamento su mappa del proprio Witcher. Questa viene risolta scartando dalla propria mano una carta che abbia il simbolo del tipo di terreno del luogo che volete raggiungere (mare, foresta o montagna). In alternativa se non l’avete potete scartare 2 carte qualsiasi oppure una carta e una moneta. Una volta raggiunto il luogo potete, facoltativamente, risolvere l’azione del luogo. Quest’ultime variano dall’incremento di un determinato attributo, al poter giocare a poker di dadi, ottenere pozioni ecc ecc…
  2. Combattimento o Meditazione: la seconda fase di The Witcher: Il Vecchio Mondo è quella dove potrete ottenere i vostri trofei. Infatti vi sarà permesso di combattere contro i mostri o gli altri Witcher (trovandosi entrambi nello stesso luogo ovviamente), oppure nel caso siate riusciti ad alzare a 5, uno dei vostri attributi, potrete meditare e riscuotere il trofeo attributo di riferimento. Nel caso in cui non possiate combattere o meditare, allora dovrete esplorare. Ciò significa farsi leggere da un altro giocatore una delle carte esplorazione città o dintorni, dando via a una piccola scena narrativa nella quale potrete scegliere tra 2 opzioni, avviando missioni secondarie, ottenendo equipaggiamento, compagni temporanei e cosi via.
  3. Pesca carte: la terza e ultima fase è quella in cui pescherete tante carte dal mazzo fino ad arrivare a 3, e dovrete poi obbligatoriamente acquistare una nuova carta dal mercato disponibile. Il costo di acquisto delle carte si paga in carte scartate, andando quindi a privarvi di carte da usare nello spostamento del prossimo turno. 

Opinione finale di The Witcher: Il Vecchio Mondo

L’attesa è stata lunga, molto lunga, ma alla fine ne è valsa davvero la pena. The Witcher: Il Vecchio Mondo è un gioco da tavolo veramente bello, appagante e capace di trasmettere moltissime delle sensazioni vissute durante le ore passate con la trilogia videoludica.

I materiali sono buonissimi, c’è tanto da fare e tante scelte da prendere, ma il tutto all’interno di un flusso di gioco strutturato per incanalare il giocatore.

Potrete combattere contro mostri, sfidare gli altri Witcher, giocare a Poker di dadi, svolgere piccole missioni ottenendo ricompense extra, equipaggiamenti e magari anche qualche compagno per aiutarvi durante i combattimenti.

Ovviamente tutte queste decisioni che possono essere prese, unite al sistema di combattimento che prevede un botta e risposta tra i 2 sfidanti, allungano il gioco, di molto. The Witcher: Il Vecchio Mondo è un gioco impegnativo dal punto di vista delle tempistiche. Ne sconsigliamo l’acquisto a chi non regge minimo le 3 ore seduto al tavolo con lo stesso gioco, o a chi nel proprio gruppo ha giocatori lenti nel decidere. Diverrebbe più una tortura che un godersi il gioco.

Inoltre il costo di questo gioco da tavolo non è assolutamente banale, anzi, parliamo di 99€ per la versione retail SENZA miniature dei mostri. Un po troppo probabilmente per una versione con 5 miniature (quelle dei Witcher) e basta. E’ vero che le carte sono molte, ma vi assicuriamo che la mappa, con i soli Witcher sarebbe un po spoglia.

Se potete passare sopra la durate e riuscite a procurarvi la versione Deluxe, allora The Witcher: Il Vecchio Mondo saprà farvi passare diverse ore di divertimento assoluto. E quando abbatterete il vostro primo mostro di livello 3, vi alzerete sulla sedia vittoriosi, ve lo assicuriamo.

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Ultimo aggiornamento 2024-05-14

Scheda Tecnica

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