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Dopo l'annuncio del nuovo gioco dedicato al mondo di World of Warcraft, l'hype dei giocatori si è alzato a mille. Tuttavia l'annuncio parla di un gioco da tavolo dedicato a WoW, ma sulla base di un altro gioco, già presente sul mercato da tempo: Small World. Ma cos'è? Di cosa si tratta? Vediamolo assieme!

Small World? Beh, effettivamente è un mondo piccolo

Small World è un gioco di controllo dei popoli ambientato in un modo fantasy dove ogni giocatore prenderà il controllo delle più svariate razze, passando dagli intramontabili nani ed elfi fino agli orripilanti ghoul, ognuno dotato ovviamente dei propri poteri speciali e abilità uniche.

Disposti su di una mappa piccola (non nel senso letterario), queste razza inizieranno a svilupparsi, facendo si che alcune si innalzino a discapito della caduta di altre. Sarà premura del giocatore riuscire a schierarsi dal lato della razza in ascesa, stando pronto a cambiare bandiera nel momento stesso in cui essa dovesse iniziare a mostrare i primi segnali di cedimento.

Una partita a Small World non è di per se molto lunga, la durata può variare dai 40 agli 80 minuti a seconda del numero di round giocati, i quali vanno a pari passo con il numero di partecipanti attorno al tavolo (da 2 a 5). Chi al termine dei round prestabiliti, sarà riuscito a controllare meglio le razze al momento più forti sarà dichiarato vincitore.

Contenuto di qualità per un gioco di qualità

Le produzioni Days of Wonder non si smentiscono nemmeno con questo Small World, dandoci un gioco dalla componentistica solida e robusta. Ci troviamo difatti davanti a un gioco da tavolo nel quale il cartoncino (a parte il dado usato per chiamare i rinforzi) regna incontrastato. Niente miniature quindi se speravate di trovarle, ma tanti elementi in cartone, caratterizzati da un design decisamente umoristico e poco serio.

Se siete maniaci dell’ordine all’interno delle scatole inoltre, sarete contenti di sapere che grazie a una forma di plastica ben lavorata, ogni componente del gioco troverà il suo spazio in cui essere riposto in ordine, senza costringervi a riempiere la scatola di sacchettini di plastica ed elastici.

Da citare con lode il tabellone di gioco doppia faccia, che permette di essere utilizzato da entrambi i lati, attivando o meno determinate configurazioni in base al numero dei giocatori partecipanti.

Il componente principale del gioco tuttavia è la mole imponente di token di cartone presenti nella scatola, tra segnalini delle razze, vessilli e le tessere dei poteri speciali c’è davvero da sbizzarrirsi.

Un sistema di gioco molto semplice per Small World

Il sistema come da titolo è davvero semplice. Nel primo round ogni giocatore dovrà scegliere una delle combinazioni razza/poter speciale tra le 6 rivelate. Il tutto andrà poi collocato in colonna con i rispetti mazzi, e le coppie non scelte in coda. Quando sarete chiamati a scegliere una razza dovrete porre una vittoria moneta su ogni accoppiamento di quella razza. Se un altro giocatore dovesse scegliere una coppia delle monete posizionate su di esse ne prenderebbe immediatamente il possesso.

Con questo meccanismo si creerà un gruppo di razze appetibili e altre meno, facendo si inoltre che ci sia uno scalo continuo delle razze non scelte verso l’alto, in modo da alternare continuamente la situazione.

A seguire il giocatore attivo potrà schierare sulla mappa i propri segnalini razza partendo cosi alla conquista delle regioni , iniziando con quelle situate sul bordo, per poi avanzare sempre più verso l’interno. Inutile dire che maggiore sarà il numero di segnalini razza a propria disposizione, maggiori saranno le opzioni a disposizione sulla mappa di Small World. L’ultima regione da conquistare nel proprio turno darà seguito a un lancio di dadi per verificare se sarà possibile ottenere rinforzi o meno.

Ogni regione avrà un costo in termine di segnalini razza diverso, partendo da una base comune di 2, aumentando poi a seconda del numero di segnalino tribù perduta presenti nella regione stessa e per ogni altro segnalino speciale.

Tutti i giocatori riprenderanno in mano i propri segnalini razza sconfitti, scartandone permanentemente uno ogni turno. Avranno la possibilità di conquistare i territori liberi, o nel caso in cui sia tutto occupato, si dovrà ripartire da una delle regioni presenti sul bordo della mappa.

Il turno termina raccogliendo monete vittoria pari al numero di territori conquistati.

Ecco che in Small World i turni continueranno cosi, in questo modo, scegliendo se conquistare nuovi territori o far morire la propria razza per sceglierne una nuova.

Il gioco termina quando il segnalino per la gestione dei turni segnerà la fine, dando cosi la possibilità di concludere il turno a tutti i giocatori. Da quel momento, il numero di monete vittoria in proprio possesso stabilirà il vincitore della partita.

Opinione Finale di Small World

Small World è un gioco competitivo di controllo dei territori dove non si può pensare di pensare a se stessi l’intera partita e sperare di vincere, perché saranno proprio i vostri territori a far gola agli giocatori.

Una grafica molto bella e dei componenti in cartone davvero resistenti e ben fatti ne fanno un punto di forza di questo gioco. Il regolamento si impara molto velocemente, nonostante la profondità strategica ci sia e si faccia sentire. Le combinazioni possibili sono tante e sembra non ce ne sia una particolarmente forte o debole, garantendo cosi un buon equilibro e una grande longevità, specialmente grazie alle espansioni uscite!

L’unica nota negativa che possiamo sentirci di citare è l’assenza di competizione in una partita a 2 giocatori. Consigliamo di giocare a Small World in almeno 4 giocatori. Da questo numero il gioco da il meglio di se!

Scheda Tecnica

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