Per chi è pratico del settore dedicato ai giochi da tavolo, sa benissimo che, come in ogni cosa praticamente, la maggior parte delle novità arrivano sempre oltre oceano. A parte qualche eccezione, che possiamo contare sulle dita di una mano, siamo abituati ai giochi pieni di miniature della Cmon Games oppure ai bellissimi euro in stile Stonemaier Games.
Ma quando finalmente è un titolo completamente italiano a spuntare fuori da dietro le quinte, facendosi strada a spallate in mezzo ai giganti, è sempre un piacere poterlo provare, testare e successivamente tenere in collezione.
Ed è proprio ciò che è accaduto con Black Dragon’s Guild, un gioco da tavolo realizzato da Angelo Minestrini (il famoso Chef Ludico) assieme a Zemilio, con le illustrazioni veramente belle di Luigi Cecchi in arte “Bigio” e Marco Salogni.
Grazie a Little Rocket Games fummo tra i fortunati ad avere tra le mani la copia per il beta test prima che la campagna Kickstarter venisse lanciata, e fu oltre che un piacere e un onore, anche una grande soddisfazione maneggiare un gioco che sicuramente avrà impegnato gli autori con moltissime ore di studio, test e prove.
Già al tempo l’impressione fu positiva, ed ora, con la copia definitiva in nostro possesso siamo qua per approfondire e riconfermare la nostra impressione!
La Gilda del Drago Nero vi attende!
Abbiamo già discusso in un precedente articolo dei materiali e del flusso di gioco, che non cambiano molto rispetto a quella che fu la versione di prova che ci fu fornita al tempo.
Ovviamente tutto ora è ben stampato, dal tabellone, alle carte nel formato classico, fino ai vari token in cartoncino e legno. Black Dragon’s Guild è un gioco che non ha bisogno di molti componenti per giocare, una volta che le carte sono disposte sul tavolo assieme al tabellone di gioco e le plance dei giocatori, siete praticamente già pronti per iniziare.
Stessa questione per quanto riguarda il gameplay. La versione di test era già una versione definitiva, quindi per le meccaniche vi rimandiamo al nostro articolo + video, nel quale viene approfondito tutto.
Ma quindi che stiamo a scrivere qua? Eh, qualche impressione in più, doverosa, dato che le pochissime partite fatte (2) al tempo, per poter inviare ad altri colleghi recensori la copia, furono davvero poche per assaporare il gioco.
Ma quindi la nostra opinione è cambiata? No, per niente. Black Dragon’s Guild è un gioco bello, è inutile negarlo, che sicuramente vale la pena acquistare. Ma adesso dopo averlo rivisto e giocato nuovamente con calma, sono emersi più punti di analisi.
Il punto di forza di Black Dragon’s Guild è la velocità. Molti giochi cambiano completamente a seconda del numero di partecipanti, in peggio, invece qua, il gioco migliora. Black Dragon’s Guild gira bene in 2 giocatori, diventando di una velocità pazzesca. Una volta appreso come giocare, una partita in 2 vi durerà 30 minuti, non di più. Probabilmente anche meno se non avete delle distrazioni di 7 e 10 anni che girano per casa urlando. È vero, c’è meno “iterazione” diretta, nel senso che si tende a non intralciarsi a vicenda, ma in ogni caso resta comunque sfidante nel cercare di poter fare più missioni disponibili entro il termine della partita.
Con l’aumentare dei giocatori aumenta anche il tempo, certamente, ma il livello di sfida si alza notevolmente. I giocatori iniziano a mettersi i bastoni tra le ruote, a cercare di portare via le missioni agli altri, e cosa molto importante, ci sarà un continuo cambio del primo giocatore, per cercare di arrivare per primi nel luogo di interesse comune.
La nota negativa? Manca quel non so cosa che contraddistingue il genere fantasy dagli altri giochi. Quella piccola parte narrativa, che aiuta il giocatore a immergersi all’interno del mondo creato dall’autore. Al netto delle meccaniche, se togliamo via le illustrazioni delle carte e della mappa, Black Dragon’s Guild rimane un gioco nel quale si cercano di ottenere più soldi possibili per arruolare gli avventurieri e completare le missioni. Il tutto giocato tramite la semplice presenza delle icone che caratterizzano il gioco. Che sia abbia a che fare con nani, elfi o orchi, oppure che si visiti la torre del mago piuttosto che i campi di addestramento poco importa. Alla fine si guardano le icone e basta, e senza nemmeno conoscerne il significato stretto di appartenenza, si può comunque portare avanti la partita.
Un vero peccato, perché approfondire l’ambientazione, caratterizzare i personaggi e rende asimmetrici gli eroi, sarebbe stato quel tocco finale per completare un gioco che già di suo merita tantissimo.
Ma questa ovviamente è la mia impressione, sono sicuro che le intenzioni degli autori fossero ben altre, e l’obiettivo è stato comunque centrato.
Il regolamento è stato rivisto e sistemato. Ovviamente non ricordavo più nulla delle regole, ma una rapida letta mi ha aiutato. È scomparsa quella sensazione di smarrimento nel non trovare i concetti di cui hai bisogno, ed è stato messo tutto in ordine.
Ma quindi per chi è consigliato questo Black Dragon’s Guild? Sostanzialmente per tutti, fondamentalmente per gli amanti dei giochi “corsa”, perché di questo si tratta. Il vostro obiettivo è quello di massimizzare il denaro e riuscire ad accaparrarvi le missioni migliori con i migliori avventurieri. Meglio ancora se riuscirete a fare più di una missione per round, cosi da ottenere più punti possibili. Ecco che quindi Black Dragon’s Guild è perfetto per coloro che amano analizzare la situazione, incastrando poche decisioni con tante scelte disponibili perché è questo che offre il gioco. Un tabellone con molti luoghi da visitare, sufficienti missioni per tutti, e tanti avventurieri tutti diversi tra loro tra cui scegliere.
Ma non potrete fare tutto, ovvio. Dovreste sacrificare qualcosa, e il vincitore sarà colui in grado di riconoscere cosa è meglio abbandonare in favore di altro.
E giungiamo quindi a un altro punto di forza di Black Dragon’s Guild: non arriverete mai a dire “Non posso fare niente”. C’è sempre una strada, un’alternativa che vi permette comunque di andare avanti. Magari senza fare tutti i punti che avevate previsto, ma non resterete mai incagliati, e questo è molto importante, perché da la possibilità a tutti di sentirsi “partecipi nella partita”, senza arrivare a quella sensazione di fastidio causata dal non poter fare nulla, buttando via cosi i propri turni.
Detto ciò cosa state aspettando? La Gilda del Drago Nero sta cercando il prossimo maestro!
Opinione Finale di Black Dragon's Guild
Black Dragon’s Guild è un gioco da tavolo che riempie il cuore di gioia e orgoglio vedendo i nomi completamente italiani degli autori. Un prodotto del nostro territorio, creato da persone con un ottimo bagaglio d’esperienza del settore sulle spalle, capace di divertire e sfidare anche i giocatori più navigati.
Un gioco rapido nelle meccaniche e nel flusso di gioco, forse un po ripetitivo ma per nulla stancante.
L’unica pecca? Un’ambientazione praticamente inesistente e di poco spessore, nonostante illustrazioni e tutto richiamino un mondo fantasy per il quale si potrebbero scrivere opere e racconti senza possibilità alcuna di finire gli argomenti.
Black Dragon’s Guild è un gioco in scatola che merita di entrare nelle librerie di tutti i giocatori, trovando il proprio spazio e perché sul tavolo di ogni player che si rispetti.

Michele Rondina
Scheda Tecnica
- Anno: 2023
- N° Giocatori: 2-4
- Durata: 45 Minuti
- Autori: Angelo Minestrini, Zemilio
- Illustratore: Luigi Cecchi (Bigio), Marco Salogni
- Distributore: Little Rocket Games
Contenuto della confezione
- 1 Regolamento
- 1 tabellone
- 60 carte Avventuriero
- 50 carte Missione
- 8 carte Impresa
- 40 Monete
- 2 segnalini Pergamena Magica
- 2 segnalini Nuova Recluta
- 12 segnalini Alleato
- 4 plance giocatore
- 6 segnalini Ruolo Giocatore
- 6 segnalini Abilità Giocatore
- 40 cubetti in legno
- 20 segnalini Azione in legno
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