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Gloomhaven, il nuovo gioco da tavolo cooperativo, creato dal designer Isaac Childres, è grande. Veramente grande. La campagna del gioco, la quale è formata da una combinazione di 95 (novantacinque!) possibili dungeon, richiederà facilmente 100 ore per essere completata.

Rimarrete piacevolmente colpiti dalla quantità di materiale presente nella scatola la prima volta che la aprirete, trovandovi davanti a una delle confezioni da gioco da tavolo più grandi mai viste. Diciotto schede perforate di grandi dimensioni che contengono centinaia di token ti saluteranno mentre inizierai a immergerti nei contenuti; sotto di loro ci sono migliaia di carte appartenenti a dozzine di mazzi, diciassette miniature (ognuna contenuta nella propria piccola scatola), vari pezzi di legno e una seducente serie di scatole sigillate, buste e libri.

Ma oltre all’enorme scatola del gioco e alla quantità sbalorditiva di contenuti, Gloomhaven è stato un successo anche nella sua campagna Kickstarter. L’edizione del gioco del 2015 ha raccolto 386.000 dollari da quasi 4.900 sostenitori, ma con il beneficio di un paio d’anni di hype in costante crescita e elogi rilasciati dalle prime recensioni, la seconda stampa del gioco, ha ottenuto oltre 3,1 milioni di dollari da più di 32.000 sostenitori. E ci sarà un motivo legato a tutto questo successo.

Scopriamolo assieme!

Una nuova speranza

Non è difficile capire perché i dungeon crawl siano così popolari nei giochi. Probabilmente secondi solo ai veri e propri giochi di ruolo da tavolo, i dungeon crawl sono il massimo per quanto riguarda il modello cooperativo nei giochi da tavolo. C’è qualcosa di innegabilmente seducente nell’idea di scendere nelle catacombe oscure, abbattere le porte che probabilmente dovrebbero essere lasciate chiuse e prendere a colpi d’ascia tutto ciò che, ovviamente, ne uscirà fuori. Se non ti piacciono i giochi di ruolo, un gioco da tavolo del tipo appena citato, ti consente di ottenere un gioco di ruolo senza il peso di dover “parlare come un elfo” ed entrare per forza in una parte mimica/linguistica tipica di D&D.

Per la maggior parte dei giochi del genere nel corso degli anni, dai classici della vecchia scuola come Warhammer Quest fino ai moderni pilastri del genere come Descent o Assalto Imperiale, il gameplay dei dungeon crawl è generalmente rimasto familiare. Il tuo personaggio ha una serie di statistiche simili a quelle dei giochi di ruolo e usi i punti movimento per muoversi all’interno di uno scenario ed entrare in combattimento con i mostri. Quando attacchi quei mostri, lanci dei dadi e vedi cosa succede.

Ma questo mondo è spietato, e col passare degli anni, purtroppo, l’unica cosa che si è riusciti a fare è stato cercare di inserire sempre più miniature, molte volte tralasciando elementi importanti delle meccaniche del gioco stesso, finendo con dei semplici copioni in mano, differenti solo per poche e magre caratteristiche.

Ma Gloomhaven è diverso. I personaggi di Gloomhaven non hanno punteggi di abilità e, rullo di tamburi, non c’è un singolo dado nel gioco. come alternativa, Gloomhaven ha le carte… e funzionano davvero bene.

Gloomhaven Carte

La gestione è letteralmente in mano tua

I personaggi iniziano ogni scenario con un certo numero di carte (di solito circa 10) dettate dalla loro classe. Tutto ciò che fai nel gioco come muoversi, attaccare, curare, saccheggiare, piazzare trappole ecc, è determinato da queste carte e dall’ordine e il modo in cui le giochi.

Ogni carta ha un’azione superiore e un’azione inferiore. Devi giocare due carte ogni turno e devi scegliere l’azione superiore di una carta e l’azione inferiore dell’altra. In generale, le azioni in alto ti consentono di attaccare, mentre le azioni in basso sono legate alle abilità di movimento (e puoi sempre usare un’azione in alto come se fosse un “attacco da 2 punti danno” generico e un’azione in basso come uno “spostamento di due spazi” generico).

Ma non tutte le carte corrispondono al modello attacco/spostamento. L’azione principale sulla carta “Occhio per occhio” del bruto ti consente di reagire per due punti danno ogni volta che sei colpito da un nemico. La sua azione in basso invece ti consente di curare te stesso o un alleato adiacente. E queste sono le carte di classe più semplici del gioco. Più avanti andrai, più le due azioni presenti sulla carta diventeranno complesse ma allo stesso tempo potenti.

Inoltre sono le carte del mazzo combattimento che agiscono come modificatori dei tuoi attacchi. Ogni giocatore ha il proprio mazzo formato da 20 di queste carte e ogni volta che effettua un attacco, si pescherà una carta dal mazzo applicandone il valore. Esse vanno da -2 a +2, quindi la differenza è piuttosto bassa, ma forniscono comunque una variabile in più da tenere in considerazione.

I nemici in gloomhaven

Gloomhaven è pienamente cooperativo, quindi i mostri vengono gestiti da mazzi di carte pescate seguendo le regole della IA del gioco. Queste carte mostrano l’iniziativa del mostro e ti dicono cosa faranno tutti i mostri di quel tipo durante il round. La parte dell’IA è per fortuna veloce e indolore. Ma l’imprevedibilità insita nell’intelligenza artificiale dei mostri significa che non saprai mai con certezza se la tua strategia andrà avanti senza intoppi o se dovrai elaborare nuovi piani al volo.

Le tessere del sotterraneo offrono ostacoli e trappole per aggirare i nemici, ma per la maggior parte, il movimento è piuttosto semplice. Le regole della linea di vista sono semplici e tolleranti e non esistono regole di movimento o di attacco di opportunità; l’attenzione qui è sulla strategia delle carte.

Ad ogni round, devi capire quale combinazione di carte ti consentirà di fare quello che vuoi fare tenendo conto che la maggior parte delle volte ci sarà comunque un modo più efficiente per svolgere lo stesso compito. L’utilizzo della carta stessa prevede che venga scartata, quindi l’uso di un’azione principale significa che non puoi usarla per la sua azione inferiore, almeno fino a quando non riprenderai in mano la carta. Le carte si recuperano riposando, ma ogni volta che riposi, perdi una carta dalla tua mano per il resto del dungeon. Le azioni particolarmente potenti richiedono anche di “perdere” quella carta invece di scartarla, quindi la tua mano diminuirà sempre di più. Se rimani senza carte (o punti ferita, ovviamente), sei fuori dal dungeon. 

L’utilizzo di queste carte porta una ventata d’aria fresca in un genere ormai poco innovativo. Il 90 percento del gioco è il combattimento e il 95 percento del combattimento è guidato da queste carte. Quindi, se non ti piace l’idea delle carte, Gloomhaven non ti piacerà. Ma almeno una possibilità devi darla a questo gioco!

Crea il tuo percorso

Per vivere correttamente Gloomhaven, ti consigliamo di giocare in modalità campagna, la quale mette insieme decine di dungeon in una storia unica. A causa della trama ramificata del gioco e delle missioni secondarie opzionali, sarà impossibile giocare attraverso tutti i 95 dungeon del gioco in una campagna normale, ma ne supererai una buona parte.

Gloomhaven eccelle nella costruzione del mondo e offre uno spazio per raccontare le proprie storie. Le parti non sotterranee del gioco introducono alcune meccaniche “legacy” leggere: l’idea è che le decisioni che prenderai nella tua campagna modelleranno irrevocabilmente il mondo di gioco.

L’unica vera plancia di gioco è una mappa di Gloomhaven e dei suoi dintorni, e  una volta sbloccati nuovi dungeon li contrassegnerai con degli adesivi sulla mappa.

Inizierai, ovviamente, creando un personaggio. Dovrai scegliere una delle sei classi di partenza del gioco prendendo la sua scatola di carte, dove troverai una scheda personaggio e tutte le carte di combattimento e abilità della classe. Riceverai anche una carta “ricerca personale”. Oltre a dare al tuo personaggio un retroscena e una motivazione tematica, queste carte ti daranno anche un obiettivo a lungo termine, che, se realizzato, sbloccherà un’altra classe da provare quando il tuo attuale personaggio dovrà ritirarsi.

Esatto: questo gioco è così lungo che i tuoi personaggi diventeranno vecchi e stanchi e andranno avanti con le loro vite. Per quanto strano possa sembrare strano, è in realtà giusto. I personaggi di Gloomhaven non sono eroi altruisti che combattono per la verità e la giustizia; sono sfortunati mercenari che cercano di guadagnare rapidamente denaro. Quando accumulano le ricchezze che hanno sognato, incassano.

Anche se può essere un peccato dire addio al tuo vecchio personaggio (non dovresti comunque essere troppo preoccupato; ci vuole molto tempo per raggiungere il limite di livello di un personaggio), c’è un lato positivo: altre undici classi da sbloccare. Ogni personaggio ha uno stile di gioco drasticamente diverso e unico, e sebbene alcune delle classi di partenza possano ricordare delle classe comuni (combattenti, furfanti ladri, maghi che lanciano palle di fuoco) ognuno di essi ha un fascino unico. Altre classi di partenza includono il Tinkerer (una classe di supporto steampunky), il Mindthief (una specie di creatura simile a un topo che gioca con le menti dei nemici) e il Cragheart (un grande tizio con un buco nel petto che ama davvero lanciare massi). Le classi sbloccabili sono ancora più creative.

Quando sali di livello, avrai accesso a due nuove carte abilità e poi ne sceglierai una, la quale ti fornirà una sorta di albero delle abilità che ti permetterà di focalizzare il ruolo del tuo personaggio. Potrai anche modificare il tuo mazzo da combattimento: potrai eliminare modificatori negativi, aggiungere modificatori positivi e inserire carte specifiche per classe che ti consentono di ottenere effetti speciali oltre ai tuoi normali attacchi. Puoi persino aggiornare le tue carte abilità con degli adesivi.

Davvero tanta roba

Gloomhaven è un gioco enorme, sotto ogni punto di vista, e il lavoro per il setup delle partite non è da meno.

Per creare un dungeon, dovrai ordinare 30 tessere mappa a due facciate, 155 tessere sovrapposte a due facciate (forzieri, trappole, ostacoli, ecc.) e tante carte. E questa è la base senza contare gli altri oggetti del gioco – segnalini danno e status, carte IA e carte da combattimento mostro, fogli delle statistiche dei mostri, ecc ecc.. Il gameplay è piuttosto fluido per quanto riguarda il genere, ma continuerai sempre a dover fare i conti con tutti questi componenti, il che può essere abbastanza complicato.

Onestamente, “non mettere via il gioco” è il modo migliore per ridurre i tempi di installazione, ma dovrai comunque smistare i componenti dell’ambiente e dei mostri per creare un dungeon. In sostanze le partite a Gloomhaven vanno pianificate, di sicuro non è un gioco da scegliere all’ultimo momento.

Oltre al peso fisico del gioco, c’è anche quello mentale per giocare. Gloomhaven è un dungeon crawl che ti fa davvero pensare, ma se sei il tipo di persona che vuole solo lanciare dei dadi e distruggere ogni cosa senza fare caso ad altro, allora probabilmente questo gioco da tavolo non fa per te.

Opinione Finale

Gloomhaven è un successo clamoroso. E non perché ha guadagnato legioni di fan e milioni di dollari. È un successo nella sua capacità di dare via a un mondo completamente realizzato in una scatola che si trova in salotto (non troviamo altro posto dove metterla viste le dimensioni). Se ti piacciono i dungeon crawler e i giochi tattici, allora questo gioco potrebbe fare al caso tuo. 

Scheda Tecnica

Contenuto della confezione

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